I componenti di una batteria non sono un numero preciso e fisso.
Molti allievi e molte delle persone che seguono Drum Start mi fanno spesso la domanda : ma quanti pezzi deve avere una batteria?
In questo video ho approfittato per cercare di chiarire un po questo arcano relativo al numero dei pezzi che una batteria dovrebbe avere.
La batteria non ha un vero e proprio numero minimo di componenti.
Ogni batterista infatti configura un set che gli permetta di suonare e fraseggiare a seconda dello stile musicale che deve suonare.
Spesso e volentieri vediamo dei mega set di batteria sui palcoscenici dei grandi gruppi, ma se osserviamo attentamente scopriamo che il batterista non usa sempre tutti i componenti che ha davanti a se.
Si tratta a volte di mega set montati per fare pubblicità alla casa costruttrice della batteria che il batterista sta usando in quel momento in funzione di un contratto pubblicitario che stipulano batterista famoso e casa costruttrice.
Per questo motivo molti batteristi principianti investono molto tempo e soprattutto molti soldi a creare mega set di batteria, non per necessaria utilità ma per imitazione dei loro idoli.
Andiamo però a vedere come ragionare quando si tratta di set up di batteria in funzione di ciò che realmente dobbiamo suonare.
Ogni batterista dovrebbe farsi una semplice domanda: cosa devo suonare?
e basterebbe solo questo per focalizzare l’attenzione su un setup di batteria che sia veramente efficiente per le nostre esigenze.
Il discorso è veramente complesso e difficilmente si possono tirare delle fila generali un po per tutti ma io comunque ci provo.
Diciamo che ogni batteria parte da un set minimo di componenti che ognuno di noi deve individuare, a seconda dello stile o del concerto che deve fare, una serie di componenti che utilizzerà più o meno sempre; (ad es. il ride , ill charleston, la cassa, il rullante, un timpano ed un tom, come nella foto).
Con un numero base do componenti come quello nella foto è già possibile eseguire moltissime cose, e di conseguenza partendo da una semplice base come questa potremo andare a vedere quali possono essere altri componenti che dovrò utilizzare in quantità minore, durante l’esecuzione.
Ragionando in questo modo si ottengono 2 risultati molto utili:
- non si crea un set di batteria enorme e scomodo da trasportare per poi non utilizzarlo appieno
- si focalizza l’attenzione del nostro drumming solo su ciò che realmente dobbiamo suonare.
Questo secondo punto è molto importante sopratutto per chi è alle prime esperienze musicali, perché spesso si tende a suonare improvvisando moltissimo da un pezzo all’altro e utilizzando tamburi e piatti un po a casaccio , senza dare reale attenzione al fraseggio ed al groove essenziali per suonare bene.
Quindi ricapitolando………partiamo sempre da un set up minimo ed essenziale che ci consente di eseguire il nocciolo duro del nostro concerto e/o disco e poi aggiungiamo con grande parsimonia i componenti aggiuntivi e caratterizzanti che vogliamo utilizzare in determinati punti.
Infine ricorda sempre che NON devi usare sempre tutti i pezzi che hai di fronte a te in tutti i brani che suoni, ma solo quelli che realmente servono in sulla esecuzione.
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